Hai ricevuto una cartella esattoriale che ritieni ingiusta o illegittima e intendi fare opposizione ma non sai come fare? Grazie al nostro studio legale specializzato in diritto fiscale e tributario e gestito dall’Avvocato Federico Avanzolini, potrai scoprire se sei ancora in tempo a opporti a una cartella esattoriale, quali sono i tempi per l’impugnazione, i costi e le procedure migliori da esperire e mettere in pratica. Preliminarmente, devi sapere che la notifica della cartella esattoriale è il primo passo verso la riscossione di un credito vantato da un Ente nei tuoi confronti: esso può derivare da tributi, contributi e da sanzioni amministrative. Con l’opposizione tu andrai a contestare la legittimità della cartella, il diritto alla base della pretesa creditoria di procedere all’esecuzione forzata.
Una volta stabilito cos’è l’opposizione a cartella esattoriale, vediamo qual è il termine per impugnare e come si individua il giudice tra Tribunale ordinario, Tribunale in funzione di Giudice del lavoro, Giudice di pace e Commissione Tributaria Provinciale. Per le contravvenzioni stradali e per tutte le sanzioni amministrative, la competenza è da ricercare nel giudice di pace e il termine per impugnare è di 30 giorni dalla notifica della cartella; per le cartelle aventi a oggetto contributi previdenziali o assistenziali il termine si innalza a 40 giorni e il giudice da adire è il Tribunale ordinario in funzione di giudice del lavoro e, infine, per tutte le imposte e gli altri tributi il termine arriva fino a 60 giorni e la competenza è della Commissione Tributaria provinciale. Nel caso in cui, invece, volessi proporre opposizione a cartella esattoriale a esecuzione forzata già iniziata, ovvero se c’è stato già un pignoramento, il giudice competente è quello dell’esecuzione. Come avremo modo di spiegarti quando fisserai un appuntamento presso una delle sedi del nostro studio, sito in Roma, Latina, Velletri e Cori, i vizi sottesi a una cartella esattoriale possono essere molteplici e vale la pena studiarli tutti attentamente per addivenire a un’opposizione completa, chiara e inappuntabile dal punto di vista formale e sostanziale.
Come abbiamo appena accennato, i vizi che accompagnano una cartella esattoriale possono essere inerenti tanto la sostanza quanto la forma. Mentre il vizio di sostanza si risolve in un debito non dovuto oppure dovuto solo in parte, per i vizi di forma le cose sono più complicate. Si parla, infatti, di vizio di forma in caso di una cartella priva di relata, di cartella priva dell’elencazione degli importi richiesti, di cartella nulla per intervenuta prescrizione, di cartella notificata da soggetti non legittimati o se manca l’indicazione del responsabile del procedimento.
Se hai ancora dei dubbi e vuoi dei chiarimenti in una materia non facile come il diritto fiscale e tributario, contattaci: ti garantiamo professionalità e correttezza, completamente a tua disposizione per assisterti nel modo migliore.
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